“Paese che vai normativa che trovi” è la massima che si trova a dover affrontare ogni giorno. Anna è cresciuta in Dox-al, coprendo all’inizio un ruolo di gestione degli aspetti burocratici con l’estero, all’interno dell’area commerciale. Nel corso della sua permanenza ha acquisito una conoscenza profonda delle normative dei diversi Paesi, in tutte le sfumature, a partire da dettagli importanti come le diciture sui prodotti, obbligatorie all’estero e non in Italia o viceversa. Grazie alla sua esperienza, Anna è in grado di analizzare punti di contatto e di divergenza tra le normative europee e quelle del Paese che si trova ad incontrare.
Se la conoscenza delle normative è la base del suo lavoro, la conoscenza del settore e dei prodotti è per lei un valore aziendale assoluto, che si trasforma in capacità d’innovare, fondando la ricerca su basi sicure. Un valore che è riconosciuto anche dal mercato, perché la ricerca Dox-la non è fine a sé stessa ma porta a risultati concreti e misurabili. Traguardi riconosciuti dai numerosi clienti di tutto il mondo che Anna ha avuto modo d’incontrare nelle fiere internazionali, e che la portano ad affermare “i nostri competitor spesso sono follower”.
Proprio in una fiera, Vivasia di circa 10 anni fa, Anna ha percepito con chiarezza la caratura internazionale dell’azienda: “Ero al tavolo con persone di 10 nazionalità diverse, e un vietnamita discuteva con un egiziano dello stesso prodotto, utilizzato in acquacoltura e nell’allevamento del pollame. Naturalmente era nostro, e lì ho capito che il trait d’union tra due culture così diverse era Dox-al”. In vent’anni ha allargato notevolmente il suo bagaglio culturale, perché ha avuto modo d’imparare molto sull’intera filiera, e ha acquisito una visione più ampia su un mercato dove “dietro ogni scelta c’è un mondo di investimenti e protocolli”.
Il suo non sembra essere un lavoro particolarmente divertente, ma Anna ha un segreto: corre. E non per poche centinaia di metri, ma per i canonici 42 km della maratona. Ha già partecipato alle edizioni di Roma e di Milano, con il miglior tempo che si attesta poco sopra le 4 ore. Oltre al lavoro di potenziamento con i pesi, ogni settimana percorre 20/25 km, e questo sembra aiutarla anche nel suo compito perché:” Quando corro penso, anche alle questioni di lavoro. Prendo nota mentalmente dei problemi e li risolvo. Quando corri, i pensieri sono più fluidi”. Se non riuscite a risolvere un dilemma, non vi resta che imitarla.