Una volta il suo ruolo si chiamava, con una semplicità disarmante, “direttore tecnico”. Oggi invece è una “Qualified Person – Persona Qualificata”, che a prima vista sembra una definizione generica, ma che in realtà è una figura prevista dalla legge rispetto a requisiti stabiliti da AIFA (EMA) e richiede una preparazione e una competenza notevoli, com’è giusto che sia per chi ha la responsabilità di adottare tutte le procedure necessarie per immettere un farmaco nella filiera. Oltre a rappresentare l’azienda di fronte al Ministero della Salute, Mauro è anche sostituto responsabile del team di farmacovigilanza (DQPPV), ed è referente HACCP (metodo per la valutazione dei rischi alimentari in sicurezza alimentare per le divisioni Feed/Food).
Se il suo lavoro è delicato e complesso, il percorso che l’ha portato a Dox-al è invece il massimo della linearità. Neolaureato in scienze biologiche, abitava nelle vicinanze di Correzzana, storica sede produttiva Dox-al dalla fine degli anni Settanta. Dopo il colloquio, nel 1994, ha intrapreso la carriera che l’ha portato a “far diventare vita vissuta i regolamenti”, in un gioco d’equilibrio quotidiano tra “ponderatezza e autorevolezza”. Seguendo una massima che in veterinaria è una specie di mantra:” la medicina non deve costare più del malato”. Dei due elementi per lui il più importante è l’autorevolezza, possibile solo se “dimostri di avere il polso della situazione e riesci a comunicarlo”.
La conoscenza, la competenza e la presenza di colleghi altamente qualificati sono i valori che Mauro vive quotidianamente, insieme alla vocazione per la qualità e all’entusiasmo che si prova quando “ogni giorno è diverso dall’altro”, per la varietà delle sfide che ci si trova ad affrontare. La spinta al miglioramento continuo è un atteggiamento mentale condiviso, e può essere riassunto in una parola chiave per tutta l’attività Dox-al: ricerca. Un’investigazione continua per superare i limiti e trovare nuovi orizzonti. “Occorre sempre mettersi in gioco, ripensare le proprie attitudini, mostrare plasticità ed elasticità nell’approccio ai problemi”.
Una personalità così sfaccettata lo è anche negli hobby, dal giardinaggio che “mi dà energia e mi fa misurare con la concretezza della materia e con la bellezza della natura” al nuoto, fino al trekking, anche in solitaria. Dove Mauro rende fisica la ricerca di nuovi orizzonti, mosso da quella che definisce “irrequietezza positiva”.